Intanto si fa strada l’idea di una nuova sede

VILLAFRANCA – Giovedì scorso alla biblioteca c’è stata la presentazione del nuovo direttore artistico della Pinacoteca «Margherita» di Villafranca, Giovanni Cordero. Cordero ha un illustre passato artistico, non solo come critico: nato a Scarnafigi il 15 maggio del 1950 è il direttore responsabile del periodico «Iride», mensile cartaceo e telematico. Biologo, psicologo. giornalista, critico ha un curriculum artistico e professionale invidiabile e non poteva che essere la persona giusta nel posto giusto. La pinacoteca attualmente ospita le opere del pittore Mattia Fassi, scomparso nel marzo dello scorso anno.
Simone Fassi, nipote dell’artista, illustra brevemente chi era suo zio:

«Inizio col dire che la pinacoteca è intitolata alla sua amata Margherita. Lo zio nasce a Villafranca il 16 dicembre del 1915 e fin da giovane nutre un forte sentimento per l’arte. Stimolato da questa forte passione, dal ’40 al ’47 frequenta la scuola di pittura e arte sacra “E. Reffo” di Torino. Negli anni seguenti si dedica alla pittura all’arte del vetro e si specializza nelle vetrate istoriate da chiesa. Infatti, sono molte le chiese con opere dì mio zio, ad esempio quella di Bobbio Pellice; nel 1989 ritorna a Villafranca dove si concretizza il progetto di realizzare una pinacoteca dove poter raggruppare tutti i suoi lavori di settanta anni di pittura».

Quali sono gli intenti nel futuro della pinacoteca?

«Diciamo che la pinacoteca è un Trust di scopo: il Trust non ha finalità di lucro ha regole molto rigide e ha l’intento di perseguire ciò che si è prefissato. In questo caso, un allestimento espositivo ed una scuola d’arte, io sono il Trustee: tradotto in parole povere l’amministratore, sorvegliato a mia volta da un guardiano del Trust il quale controlla che la mia attività sia quella di perseguire lo scopo. Per il futuro, l’intenzione sarebbe quella di costruire nel campo adiacente una nuova pinacoteca, quella attuale non è più a norma con la legge 626, neppure le visite ci sarebbero consentite».

In cosa consisterebbe la nuova costruzione?

«Il progetto sarebbe quello di utilizzare una superficie di circa 380 metri quadri, su cui realizzare una nuova pinacoteca riscaldata, con esposizioni a terna di mio zio abbinate a pittori contemporanei. La volontà e il desiderio, come accennato in precedenza, sarebbero quelli di formare una scuola d’arte coinvolgendo quella di Saluzzo; in seguito creare dei veri e propri master di pittura tenuti da maestri di livello internazionale.
Insieme a Cordero, vorremmo riuscire a farne un patrimonio del territorio aperto a tutti perché non sia solo la pinacoteca di Villafranca. Diffonderne la conoscenza a livello regionale, nazionale e non solo, l’arte del nostro territorio va conosciuta e fatta conoscere, solo in questo modo non morirà mai».
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